Ecomuseo del Chianti

Luogo importante per l'immedesimazione dei cittadini nei valori della comunità
Indirizzo Via delle Cerchia, 5, 53100 Siena SI, Italia
Prezzo Per l' accesso rivolgersi alla biglietteria
Punti di contatto
Cap 53100
Modalità di accesso

Luogo virtuale.


 

In base al disposto del "Testo unico in materia di beni, istituti d attività culturali" - L.R. 25/02/2010, n° 21, le attività caraterizzanti gli Ecomusei sono:

  • la valorizzazione di ambienti di vita tradizionali anche attraverso la conservazione di edifici secondo i criteri dell'edilizia tradizionale, nonchè attraverso il recupero di strumenti, pratiche e saperi tradizionali che testimonino le abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, le relazioni con l'ambiente circostante, le tradizioni religiose, culturali, ricreative ed alimentari, l'utilizzo delle risorse naturali [...];
  • la promozione ed il sostegno delle attività di ricerca scientifica e didattico-educative relative alla storia e alle tradizioni locali;
  • la ricostruzione di ambienti di vita e di lavoro tradizionali che possano produrre beni o servizi correlati all'offerta turistica ed alla valorizzazione delle produzioni locali;
  • la valorizzazione dei patrimoni immateriali quali i saperi, le tecniche, le competenze, le pratiche locali, i dialetti, i canti, le feste e le tradizioni gastronomiche, attraverso attività rivolte alla loro catalogazione e conoscenza ed alla promozione della loro trasmissione.

L'Ecomuseo si presenta così come un percorso culturale di presa di consapevolezza e di valorizzazione dell'identità locale, che, in forma olistica, spazia da approfondimenti antropologici e sociologici alla diffusione di conoscenze in ambito storico e scientifico; dalla valorizzazione dei saperi artigianali e produttivi a riflessioni di prospettiva sulla pianificazione urbanistica e territoriale: tanto articolato e complesso, quanto potenzialmente strategico in termini di programmazione delle politiche di sviluppo locale e di marketing territoriale.

L'esperienza del Chianti

Il percorso ecomuseale nei quattro Comuni del Chianti senese nasce nel 2004, in coerenza con le politiche di sviluppo sostenibile e di sviluppo di comunità delle quattro Amministrazioni Comunali e in relazione a varie progettualità implementate negli anni a livello di area, come il C.I.A.F. Chianti, l'Agenda 21 locale ed I.N.F.E.A.
Il progetto intendeva rispondere a esigenze del territorio individuate come prioritarie attraverso i sopracitati ambiti progettuali, ovvero il potenziamento dei meccanismi di partecipazione e condivisione delle comunità locali nelle azioni di sviluppo e valorizzazione del territorio, allo scopo di promuovere consapevolezza sui patrimoni materiali ed immateriali del territorio chiantigiano anche in un'ottica di promozione e marketing territoriale.

Le quattro Amministrazioni chiantigiane, con il Comune di Castellina come capofila del progetto, hanno ottenuto in questi anni un importante supporto finanziario, da parte di Fondazione Monte dei Paschi di Siena, per la progettazione e l'implementazione delle attività. In particolare, nei quattro Comuni chiantigiani e con modalità comunque diverse a seconda dei vari contesti, sono state realizzate iniziative di coinvolgimento e partecipazione delle comunità locali in appuntamenti di confronto e condivisione su storie, saperi e tradizioni, denominati "Incontri & Racconti": occasioni di "veglia" pubblica e collettiva, durante le quali sono stati discussi e trasmessi temi di approfondimento su vicende, luoghi, personaggi del proprio territorio.

Successivamente, le Amministrazioni comunali hanno affidato la gestione e il coordinamento di area del progetto all'Associazione culturale Opificio Chianti, la quale ha stipulato una convenzione con Fondazione Musei Senesi per sviluppare ulteriormente il progetto.
Nel novembre 2009, sono state realizzate due giornate seminariali a Gaiole e a Castellina, dal titolo "Ecomuseo del Chianti e Mappe di Comunità - Verso una progettazione condivisa", alle quali hanno partecipato illustri studiosi del settore, quali Hugues de Varin e Peter Davis ed esperti quali Ilaria Testa, Donatella Murtas. Le stesse hanno, successivamente, svolto un ruolo di supervisione sul lavoro realizzato dai facilitatori, i quali, come referenti dei Comuni, hanno proposto ulteriori percorsi di partecipazione delle comunità locali e coinvolto ricercatori ed esperti per sviluppare e implementare i contenuti raccolti e sistematizzarli in format quanto più analoghi. La prossima frontiera dell'Ecomuseo sarà la realizzazione degli itinerari archeologici e dei beni architettonici, monumentali e paesaggistici dei quattro Comuni, con prodotti editoriali e applicazioni multimediali che, partendo dalle informazioni delle Mappe, potranno rendersi ancor più funzionali in una prospettiva di fruizione turistica.

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